Une lettre du pape.
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Anatole Jakovsky par Robert Doisneau qui le mit en contact avec Serge.
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Texte d'Anatole Jakovsky.
Ajout + Fontaine je ne boirai pas de ton eau.
Une dédicace d'Anatole Jakovsky.
Jakovsky. Bal masqué.
Naïf ?
Le billet de François Mangin-Sintès.
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Anatole Jakovsky : un bessarabien qui a...
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Traduzione a cura di Agostino Forte :
Una lettera del papa
Anatole JAKOVSKY
134, rue de la Tombe Issoire
Paris 14°
15 settembre '67
(riapertura delle scuole)
Mio caro Serge Fiorio,
so di essere imperdonabile ma tenterò una mia discolpa ...
Da quando sono rientrato da Belle-Ile non ho fatto altro che spostare casse su casse. Al punto tale da perdere praticamente confidenza con la penna, anzi, la penna a sfera!
E il mio trasloco non è ancora terminato, ahimè, non avrei mai pensato di aver così tanti libri e quadri ...
Quanto al vostro, che avete avuto la gentilezza di destinarmi, gli verrà riservato senz'altro un posto d'onore nella sala delle mie udienze papali. Tra un Rimbert (1) e un Vivin (2). Vi va bene?
Ma meglio sarebbe che foste voi stesso a scegliere il posto, non vi pare?
Quando verrete a Parigi?
Arrivederci a prestissimo, almeno spero.
Robert Doisneau - Anatole Jakowsky
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NOTE
(1) : René Rimbert nasce il 19 settembre 1896 a Parigi. Suo padre svolge l'attività di corniciaio-doratore e occasionalmente opera restauri. Fino dall'infanzia René si dedica al disegno e alla pittura e ogni anno il padre lo porta a visitare il Salon du Grand Palais.
René Rimbert s'interessa anche alla musica, entrando a far parte della corale di Saint-Sulpice.
Nel 1908 si impiega alle PTT (Poste Telegrafi e Telefoni) dove resterà fino al 1955. Nel tempo libero si dedica alla composizione di pitture morte fortemente influenzate dall'opera di Cézanne. Nel corso della sua prima partecipazione al Salon des Indépendents (1920), ha l'occasione di incontrare Marcel Gromaire che lo sprona a continuare e gli offre consigli. Un altro suo mèntore sarà Max Jacob. Nel 1937 partecipa all'importante mostra « Les Maîtres populaires de la réalité » (I Maestri popolari della realtà).
Durante un suo viaggio in Germania scopre i maestri olandesi del XVII° secolo che rappresenteranno una svolta nella sua produzione. Allunga le sue prospettive e si dedica alla resa di una luminosità al contempo immateriale e onnipervasiva; in particolare s'ispira all'opera di Vermeer.
René Rimbert è il pittore del silenzio e dell'intimità. Nelle sue strade provinciali dove impera una misteriosa calma, i rari esseri viventi non sembrano abitare la scena ma risultano come semplici passanti, venendo generalmente ritratti di spalle o coperti a metà da un muro, uno stipite o più semplicemente dalla cornice del quadro.
René Rimbert - Il liceo Victor Duruy
Dal 1929, data della sua prima personale, al 1984, data della sua retrospettiva, René Rimbert ha prodotto circa 300 quadri. Avendone distrutti alcuni, ad oggi il repertorio dei medesimi, curato dallo stesso artista, ammonta esattamente a 276 opere.
Trascorre tutta la sua vita a Parigi dove muore il 23 marzo 1991.
(2) : per Louis Vivin si veda in italiano https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Vivin
Louis Vivin - Parigi, il quai d'Orsay e la Senna (300x235)