Tribune libre.
Voilà un court extrait – page 409 de la Lettre au Greco publiée à titre posthume en 1961 – de Nikos Kazantzaki qui, par-delà les décennies, me semble être en écho fidèle et raisonnable à ces temps actuels où notre société matérialiste se... Lire la suite
Nikos Kazantzaki Autobiographie Essai Société
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26 gennaio 2021
Tribune libre. Da Nikos Kazantzaki
Presentiamo un piccolo estratto, dalle pp. 501-502, da Rapporto al Greco di Nikos Kazantzakis che, dopo decenni, mi pare essere la eco fedele e conforme ai nostri tempi attuali, nei quali la nostra società materialista si trova a subire un corso intensivo di brutale e radicale conversione.
Non sarà forse che il Covid-19 stia trasformando il mondo e i nostri stili di vita in maniera più veloce, più forte e più profondamente di quello che hanno saputo fare tutte le rivoluzioni nel loro insieme?
El Greco - Sacra famiglia con Sant’Anna (particolare), Toledo, Ospedale Tavera.
«[...] il mondo sarà nuovamente salvato. Che cosa vuol dire sarà salvato? Che troverà una nuova giustificazione di vita, perché quella vecchia è svanita e non riesce più a sostenere l'edificio umano. Felice chi sente il Grido della sua epoca, perché ogni epoca ha il suo proprio Grido, e collabora con esso; questo soltanto si salva.
Viviamo la nostra epoca, e di conseguenza non possiamo vederla; ma se la nuova idea, che oggi viene crocifissa, incendierà e rinnoverà il mondo, saremo già entrati nel primo cerchio di fuoco. Forse, tra qualche secolo, questa nostra epoca non sarà chiamata rinascimento ma medioevo. Medioevo, cioè interregno; una civiltà si esaurisce, perde la sua forza creatrice e crolla, e un nuovo Soffio,portato da una nuova classe di uomini, combatte duramente, con amore e con fede, per crearne una nuova.
La creazione di questa nuova civiltà non è sicura – in ogni creazione, niente è sicuro a priori; il futuro può essere una catastrofe totale, può essere un compromesso meschino; ma il nuovo Soffio creatore può anche vincere – e in tal caso, in questa nostra epoca di transizione, stiamo vivendo i dolori laceranti della nascita di una civiltà.
Niente è sicuro; perciò la responsabilità di ogni popolo e di ogni individuo inquesta nostra epoca informe e insicura è più grande che mai. Perché in queste epoche incerte piene di possibilità il contributo del popolo e dell’individuo può avere un valore inestimabile.
Qual è dunque il nostro dovere? Distinguere bene il momento storico che viviamo e investire coscienziosamente, in un campo preciso, le nostre piccole energie. Quanto più si segue il corso della corrente che conduce in avanti, tanto più si aiuta la difficile ascesa, piena di pericoli e incertezze, e la liberazione dell'uomo.»
(la traduzione italiana dal testo greco Αναφορά στον Γκρέκο di Nikos Kazantzakis è per le cure di Nicola Crocetti)
Riproduciamo qui la quarta di copertina dell'edizione italiana dell'opera di Kazantzakis:
“Non abbiamo a disposizione che un singolo attimo.
Trasformiamo questo attimo in eternità.
Altra forma di immortalità non esiste”.
El Greco, soprannome metà italiano e metà spagnolo, è Dominikos Theotokòpulos (1541-1614), l'artista più illustre di Creta. Emigrato dalla sua isola a 26 anni, sostò a Venezia e a Roma, dove affinò la sua arte alla scuola di Tiziano e del Tintoretto, prima di stabilirsi a Toledo, in Spagna.
Come un soldato al termine della missione assegnatagli fa rapporto al suo generale, così Nikos Kazantzakis stila il rapporto della propria missione terrena al suo illustre antenato. In Rapporto al Greco, l'autore di Zorba chiama a raccolta i ricordi di un’esistenza eccezionale, e, nutrendole col sangue del proprio cuore, ridona vita alle grandi anime che venerava: Odisseo, Cristo, Dante, Nietzsche, Lenin, il Buddha, lo stesso Zorba. E ai lettori lascia un messaggio di sfida e di speranza: “Ama la libertà sopra ogni cosa, non accettare di rendere schiava la tua anima, scala la vetta più alta che un essere umano possa raggiungere”.
Per ogni altra ulteriore informazione bio-bibliografica sull'Autore rinviamo a https://it.wikipedia.org/wiki/Nikos_Kazantzakis